Francesco Mele per il Comitato - 29-03-2006
PER COMINCIARE A PARLARE DI BUONA SCUOLA
Milano e il suo vasto hinterland, Bologna e vari comuni della provincia, Roma fino ai Castelli, Venezia per mare e per terra, e poi Parma, Carpi, Napoli, Padova, Torino, Forlì, Prato, Cosenza, Bari ...fino alle isole. La passione si espande a macchia d'olio e si fatica a tener dietro alle notizie di nuovi comitati e di nuove firme raccolte.
È passato solo un mese e mezzo dal 10 febbraio e già sono state raccolte più di 30.000 firme a sostegno della legge di iniziativa popolare
"Per una Buona Scuola per la Repubblica"
Volontari dei comitati e dei coordinamenti di genitori, docenti e studenti che in questi anni si sono opposti all'attuazione della riforma Moratti sono ora nelle piazze, nei mercati, davanti ai supermercati, in tutte le situazioni dove è possibile trovare la gente. E la gente firma, senza porre troppe domande: ha già un'idea a riguardo perchè ha vissuto sulla propria pelle le nefandezze di questa riforma.
Certo nel grande numero dei contatti ci sono anche quelli che non ti ascoltano, che hanno fretta, che dicono di non avere figli, che sono d'accordo con la Moratti, che votano Berlusconi ... ma la fetta di paese a cui abbiamo chiesto di prendere posizione sta rispondendo in modo deciso e determinato e molto al di là delle nostre stesse aspettative.
Al nostro ottimismo, confortato da una risposta così gratificante, fanno da contraltare i messaggi che ci vengono dal mondo degli addetti ai lavori. Deludenti.
Milano e il suo vasto hinterland, Bologna e vari comuni della provincia, Roma fino ai Castelli, Venezia per mare e per terra, e poi Parma, Carpi, Napoli, Padova, Torino, Forlì, Prato, Cosenza, Bari ...fino alle isole. La passione si espande a macchia d'olio e si fatica a tener dietro alle notizie di nuovi comitati e di nuove firme raccolte.
È passato solo un mese e mezzo dal 10 febbraio e già sono state raccolte più di 30.000 firme a sostegno della legge di iniziativa popolare
"Per una Buona Scuola per la Repubblica"
Volontari dei comitati e dei coordinamenti di genitori, docenti e studenti che in questi anni si sono opposti all'attuazione della riforma Moratti sono ora nelle piazze, nei mercati, davanti ai supermercati, in tutte le situazioni dove è possibile trovare la gente. E la gente firma, senza porre troppe domande: ha già un'idea a riguardo perchè ha vissuto sulla propria pelle le nefandezze di questa riforma.
Certo nel grande numero dei contatti ci sono anche quelli che non ti ascoltano, che hanno fretta, che dicono di non avere figli, che sono d'accordo con la Moratti, che votano Berlusconi ... ma la fetta di paese a cui abbiamo chiesto di prendere posizione sta rispondendo in modo deciso e determinato e molto al di là delle nostre stesse aspettative.
Al nostro ottimismo, confortato da una risposta così gratificante, fanno da contraltare i messaggi che ci vengono dal mondo degli addetti ai lavori. Deludenti.
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